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Le Lame Rosse

Le Lame Rosse

All’interno del piccolo bacino idrografico del Torrente Fiastrone si possono osservare Le Lame Rosse, morfologie uniche nella regione per la loro singolarità e bellezza. Un inaspettato e colorato monumento naturale degno di essere considerato e valorizzato come uno dei più importanti geositi marchigiani.

La musica

Claude-Bénigne Balbastre (1724-1799) – Marche des Marseillois et l’Air Ça-ira

La Marsigliese, inno francese dal 1795, è in assoluto l'inno nazionale più citato in altre composizioni. Recentemente si sono aperte accese discussioni poiché non del tutto chiara pare la sua paternità: ufficialmente composto da Claude-Joseph Rouget de Lisle tra il 25 e il 26 aprile 1792, come Inno di guerra dedicato al maresciallo Luckner, è anche motivo del Tema con variazioni per violino e orchestra del compositore Giovan Battista Viotti. Fino a qui nulla di strano, la Marsigliese nasce come canto rivoluzionario francese, subisce un grande successo tanto che in meno di un mese circola già in tutta la Francia, diventando oggetto di numerose trascrizioni e citazioni, non solo dell’epoca (anche in una canzone dei Beatles). Il problema sta nel ritrovamento di un manoscritto del Tema con variazioni firmato “GB Viotti” e datato “1781”, ben nove anni prima dell’opera di de Lisle. Secondo Warwick Lister, esperto di Viotti, la firma in alto a destra potrebbe essere autentica, ma la scritta “2 mars 1781” è di altra mano. Non si può dunque escludere che Viotti abbia davvero scritto una serie di variazioni su un tema che tutt’Europa conobbe a metà degli anni 1790. Proibita sotto l'Impero e la Restaurazione, la Marsigliese viene riportata in auge durante la Rivoluzione del 1830, e Berlioz ne elabora un'orchestrazione che dedica a Rouget de Lisle. Bisogna però attendere il 1879 prima che la Marsigliese venga riconosciuta ufficialmente come inno nazionale e diventi uno dei simboli della Repubblica francese.

Tra le numerose interessanti rivisitazioni, proponiamo le Variazioni sul tema della Marsigliese e l’Aria Ça ira per fortepiano, clavicembalo o organo di Claude-Bénign Balbastre (1724 – 1799), musicista di grande talento, straordinario improvvisatore. Attivo negli ambienti della nobiltà parigina ottiene incarichi molto prestigiosi, fra i quali organista a Notre-Dame, clavicembalista di corte, insegnante di musica di Maria Antonietta, organista della Cappella Reale a Versailles e del Conte di Provenza (il futuro Luigi XVIII). La Rivoluzione Francese lo lascia in povertà e per sopravvivere si adatta ad eseguire all’organo di Notre-Dame i suoi adattamenti degli inni rivoluzionari.

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