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La falesia costiera del San Bartolo

La falesia costiera del San Bartolo

La falesia costiera di Monte San Bartolo emerge dal paesaggio costiero, piatto e monotono, della più settentrionale pianura romagnola.

La geologia

Cartina generale

La Falesia costiera del San Bartolo

Stratificazione, equilibrio, fragilità

Ci troviamo nel settore settentrionale del litorale marchigiano (Fig. Cartina generale), caratterizzato da una costa alta e rocciosa, a picco sul mare. La falesia costiera di Monte San Bartolo (Fig. 1) rappresenta la dorsale più esterna della catena appenninica nord marchigiana che si prolunga fino all'Adriatico.

Fig. 1 – Panoramica sul Monte San Bartolo

Le sabbie e le marne mioceniche che formano l'ossatura del promontorio emergono repentinamente interrompendo il paesaggio costiero, piatto e monotono, della più settentrionale pianura romagnola. Le piccole e sporadiche spiagge ghiaiose e ciottolose che proteggono la base del rilievo vengono facilmente rimosse e superate dalle onde durante le mareggiate più forti. I costoni rocciosi meno protetti sono invece direttamente attaccati dalle onde (Fig.2).

Fig. 2 - Promontorio eroso dalle onde

Per questo motivo, ma anche a causa della litologia facilmente erodibile e della fratturazione delle rocce, il versante a mare è interessato da estesi movimenti franosi (Fig. 3).

Fig. 3 – Frane sul versante a mare del Monte San Bartolo.

Fin dall’Olocene (11.000 anni fa) la linea di riva è mutata continuamente nel tempo. Le paleo-coste presenti dove adesso c’è il mare, sono ormai cancellate anche se esistono inconfondibili testimonianze geomorfologiche della loro esistenza nella antistante parte sommersa. La superficie di abrasione (Fig. 4), che si osserva in determinati giorni quando il mare è calmo e limpido, ci dà la misura dell’arretramento del rilievo, misurato mediamente in 35 cm all’anno! Dati geomorfologici testimoniano che circa 6000 anni fa la costa era avanzata rispetto all’attuale di circa due chilometri e il rilievo del San Bartolo era molto più esteso e proteso verso il mare.

Fig. 4 – Superficie di abrasione sommersa

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