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L'orrido dell'Infernaccio

L'orrido dell'Infernaccio

L’Infernaccio, luogo straordinariamente suggestivo, di una bellezza fuori dal comune, consiste in una profonda incisione scavata dal torrente Tenna, allungata e incastrata fra il Monte Sibilla e il Monte Priora. Un percorso dalle atmosfere quasi mistiche.

La geologia

I Monti Sibillini costituiscono gli aspri e selvaggi rilievi dell’Appennino Umbro-marchigiano meridionale (Cartina generale). Il versante marchigiano è più impervio ed è qui che si trovano le cime più alte (Monte Vettore 2476 m, Monte Priora 2332 m, Monte Bove 2169 m, Monte Sibilla 2173 m) e i paesaggi più scenografici: la profonda Valle dell’Ambro; le strette gole dell’Infernaccio e del Fiastrone; il Lago di Pilato e il soprastante Pizzo del Diavolo, mete fra le più ambite dagli escursionisti esperti in tutta Italia, per la grande attrattiva paesaggistica e naturalistica. La gola dell’Infernaccio è una profonda incisione scavata dal torrente Tenna, allungata e incastrata fra il Monte Sibilla e il Monte Priora.
La struttura tettonica che caratterizza questa area è il Fronte di sovrascorrimento dei Monti Sibillini che borda la parte orientale della dorsale appenninica. I sovrascorrimenti sono pieghe che evolvono in faglie inverse a basso angolo, in corrispondenza delle quali vaste porzioni di crosta terrestre avanzano per molti chilometri sopra altre porzioni, a causa di forti spinte tettoniche tangenziali. Si crea così una sovrapposizione di strati più antichi su strati più recenti (Fig. 1).

Fig. 1 – Schema semplificato di sovrascorrimento. A, B, C e D indicano le fasi di evoluzione del fronte di sovrascorrimento in seguito a compressione tettonica.

Nell’area dei Monti Sibillini si possono osservare, meravigliosamente esposti, gli effetti della tettonica compressiva del Miocene superiore-Pliocene che hanno portato alla formazione dell’Appennino (Fig. 2).

Fig. 2 – Panoramica sul Fronte di sovrascorrimento dal Monte Sibilla. A sinistra i terreni più antichi delle Scaglie paleogeniche sovrascorsi su quelli più recenti della Laga miocenica.

Il fronte di sovrascorrimento più esterno è bene esposto lungo la Gola dell’Infernaccio dove si osservano affioramenti di Scaglia Rossa fortemente tettonizzati e strati contorti e verticalizzati della Maiolica (Fig. 3). Su quest’ultima formazione poggia una porzione di Calcare massiccio dove è incisa la parte più stretta della gola con pareti lisce e verticali (Fig. 4). La gola si allarga solo nella parte alta, dove il paesaggio si addolcisce in morbidi versanti adibiti ai pascoli, mentre il fondovalle rimane coperto dai depositi detritici provenienti dal settore più a monte.

Fig. 3 – Strati contorti al Fronte di sovrascorrimento

Fig. 4 – Entrata della gola

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