Utilizzando questo sito accetti l’uso di cookie per analisi, contenuti personalizzati, pubblicità e funzionamento della piattaforma.

L'orrido dell'Infernaccio

L'orrido dell'Infernaccio

L’Infernaccio, luogo straordinariamente suggestivo, di una bellezza fuori dal comune, consiste in una profonda incisione scavata dal torrente Tenna, allungata e incastrata fra il Monte Sibilla e il Monte Priora. Un percorso dalle atmosfere quasi mistiche.

Qualcosa di più

L’Eremo di San Leonardo

“Incastonata nel cuore dei Sibillini, arroccata in uno sperone che si affaccia sulla gola dell’Infernaccio c’era una chiesina dedicata ad un Santo venuto da lontano…” Così inizia il racconto di Padre Pietro Lavini che, dal 1971, si è dedicato alla ricostruzione dell’antico eremo di “San Leonardo”. Con grande determinazione Padre Pietro cominciò la sua opera di restauro ed edificazione di quello che era il più antico insediamento spirituale delle Marche. Uno dei motivi della sua importanza nei secoli deriva dal fatto che il Golubro (così era chiamata la gola) costituiva uno dei passaggi più brevi per le popolazioni che si trovavano al di qua o al di là dell’Appennino. Le due vallate opposte, il Nera, che si riversa nel Tevere e il Tenna, che sfocia nell’Adriatico, offrivano la migliore possibilità di trasferimento da un versante all’altro. Unico ostacolo era la gola dell’Infernaccio: da qui la necessità di una via cheunisse le due vallate, costituendo il passaggio più rapido per Roma, Norcia, Visso. Perciò, in questo luogo sperduto e quasi inaccessibile, si è sviluppata, nel corso dei secoli, una vita che tanto ha influito sulla nostra civiltà.

Sponsor